Reggina, Gregucci: 'Esonero? Lo accetto, ma...'
09:45 del 17 aprile
'Mi sembra doveroso ringraziare chi ha lavorato per me in sede, dal
magazziniere al massaggiatore. Ringrazio anche i calciatori per la
disponibilità e la società. Mi dispiace solo non aver continuato
l'avventura, pensavo ed ero convinto di poter dare di più alla Reggina'.
Angelo Gregucci ringrazia e amareggiato restituisce il testimone a Roberto Breda, al quale rivolge il suo 'in bocca al lupo'. Intervenendo telefonicamente durante la trasmissione 'Tribuna Amaranto', in onda su TeleReggio,
si rivolge anche ai tifosi: 'Vorrei ringraziarli, ho cercato di
proporre loro uno spettacolo decente, mi dispiace non aver portato più
gente allo stadio. Nella gara col Brescia ho capito che c'è ancora il cuore amaranto, Reggio vuole ancora bene alla sua squadra'.
Sull'esonero: 'Non ho condiviso la scelta, ma la rispetto. Il
presidente ha detto che per giustificare l'esonero basta guardare i
numeri? Penso che il presidente sia intelligente, i numeri non dicono la
verità. Abbiamo fatto partite dove meritavamo di più.
Nell'ultima gara abbiamo lasciato due punti alla fine. Non penso sia
questo il motivo, penso piuttosto sia un riappropriarsi di una
situazione diversa. Lillo Foti è un grande personaggio che ho stimato prima e continuerò a stimare, avrei voluto lavorare molto di più con lui. Penso ci sia una lettura un po' più scrupolosa da parte sua, le motivazioni non sono da campo secondo me...'.
'Personalmente - prosegue Gregucci - vado a casa con la
coscienza a posto. Non abbiamo avuto culo, una componente importante nel
calcio. Chi ha onestà intellettuale valuta. Il calcio si vince
anche mettendosi in undici dietro la linea della palla, ma questo non è
il mio calcio. Ci si chiede perché mancano i soldi: perché il nostro
calcio fa schifo, non ci vede più nessuno. Io ho cercato di proporre
qualcosa. Avevo preso una squadra che da due mesi e mezzo non vinceva e qualche problema ce l'aveva. Avevo
cercato di potenziare il tono agonistico della squadra, cercando di
portare quello che era il mio credo da calciatore, esasperando l'aspetto
agonistico. Ma forse ho caricato troppo una squadra che era
piatta all'inizio, e che ultimamente è diventata un po' isterica: di
questo mi assumo le responsabilità. Ma lascio la squadra senza infortunati'.
Sui troppi gol subiti: 'Abbiamo sbagliato in tante situazioni:
forse non sono solo errori di concentrazione, sono errori strutturali.
Non penso sia una mancanza solo della nostra squadra, ma di un'intera
scuola. Qualche carenza nel sistema calcio esiste, di difensori
bravi ce ne sono pochissimi. Il gol preso col Crotone non va
assolutamente preso. Ricordo anche il gol preso al 92' a Bari: al di là
dell'allenatore, mancano i principi della fase difensiva. Bisogna
lavorare molto sui concetti, non sulla linea a tre o a quattro. Non è un
problema che riguarda solo la Reggina'.
Chiosa finale su Piermario Morosini, che Gregucci ha allenato dal 2007 al 2009 al Vicenza: 'Gli ultimi istanti della sua esistenza sono l'emblema della sua vita: è caduto e ha provato a rialzarsi tante volte. Da
lui si può trarre un insegnamento per i giovani: dite loro che esistono
persone che si vendono le partite, ma esistono anche i Mario Morosini'.
Grazie del grandissimo contributo Mister Gregucci. Il problema della Reggina non sono i numeri,ma la società che ha smembrato l'ossatura di una squadra. L'anno scorso avevamo un ottima squadra per affrontare i play off. Direi a Foti una sola cosa: chi è causa del suo male pianga se stesso!
RispondiEliminaGrazie ancora mister..
Maurizio C.
Quest'anno nella società si sono visti tutti i limiti......speriamo che tutto questo ci serva da insegnamento per il futuro.Franco D.
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