Pescara imbavagliato
Zeman ritrova Insigne dal primo minuto sceglie Togni per sostituire a centrocampo lo squalificato Verratti, fresco di convocazione nell’Under 21 di Ciro Ferrara. Nella Reggina D’Alessandro vince il ballottaggio con Cosenza e si schiera come terzino destro mentre a centrocampo Castiglia viene preferito a Melara. L’ultima sorpresa di Gregucci riguarda l’attacco dove Ragusa si piazza come trequartista alle spalle di Bonazzoli. I calabresi partono bene cercando di aggredire alti i portatori di palla del Pescara e proponendosi spesso e volentieri in contropiede andando al tiro due volte nei primi sei minuti, prima con Ragusa e successivamente con Viola, ma senza troppo successo. Il Pescara, che già al 5′ deve fare a meno di Konè infortunato, fatica a creare il suo solito gioco e si presenta per la prima volta dalle parti di Zandrini al 16′ quando Immobile si lancia nello spazio dopo una bellissima verticalizzazione di Zanon ma il suo diagonale di destro da posizione defilata non sorprende il portiere amaranto. Non è comunque il solito Pescara, la ragnatela preparata da Gregucci funziona e sono i calabresi a rendersi sempre minacciosi dalle parti di Anania come al 24′ con una punizione violenta di Bonazzoli dal limite che Anania devia in corner. Dal calcio d’angolo arriva il vantaggio meritato dei calabresi con Bonazzoli che rompe un digiuno su azione che durava da novembre ribadendo in rete con un facile colpo di testa a porta vuota dopo che Freddi aveva colpito la traversa. Gli abruzzesi provano a reagire ma la difesa a cinque degli uomini di Gregucci non lascia mai spazi al tridente di Zeman che deve ripiegare con i tiri da lontano come al 29′ quando Insigne ci prova da 25 metri ma la sua conclusione finisce alta. Il fantasista napoletano è comunque l’uomo più ispirato dei suoi e si fa notare ancora al 40′ quando vince un contrasto al limite dell’area con Emerson e fa partire un destro velenoso che Zandrini respinge in angolo con un grande intervento.
Immobile nervoso e inconcludente
Il secondo tempo inizia ancora con i calabresi attivi e pericolosi al 48′ con Bonazzoli che fa venire i brividi all’”Adriatico” con un diagonale da fuori area che si perde a lato di poco. La difesa degli amaranto sembra però più incerta e al 51′ concede la prima grande palla gol al Pescara con Immobile che, servito in area di rigore da un perfetto assist di Sansovini, salta il portiere ma allargandosi si “dimentica” di calciare in porta e fa sfilare la palla sul fondo. L’accelerata iniziale svanisce comunque presto perchè i tanti falli e le sostituzioni spezzettano il ritmo e per rivedere un’occasione bisogna attendere il 63′ quando Ragusa trova spazio a sinistra e si presenta a tu per tu con Anania ma il suo tiro finisce incredibilmente fuori. Il giocatore dell’Under 21 si dispera ma la sua rivincita si consuma al 69′ quando viene lasciato solo dalla difesa dei padroni di casa e, saltato Anania, deposita la palla in rete con un destro preciso, tornando alla rete che mancava dal 29 ottobre. Zeman a questo punto toglie uno spento e nervoso Immobile, fortemente a rischio espulsione, e inserisce Soddimo nel tentativo di dare un’altra scossa ai suoi. Non è solo il giocatore di proprietà della Juventus ad essere nervoso, visto che l’atteggiamento ostruzionistico degli ospiti fa saltare spesso i nervi anche al pubblico che comincia a fischiare sonoramente ogni volta che un giocatore della Reggina finisce a terra. La partita continua comunque ad essere viva grazie alle giocate di Insigne che si prende sulle spalle la squadra e all’83′ si beve tre avversari e conclude a rete con un destro a giro che Zandrini riesce a respingere. L’ex portiere del Foligno si deve superare poi all’87′ quando Konè ci prova con una bella girata in area di rigore che sbatte ancora una volta contro i guantoni del giovane portiere. E’ l’ultimo tentativo degli abruzzesi, ai quali non bastano neanche i 6′ di recupero per trovare almeno il gol della bandiera e raddrizzare la partita.
Muro Zandrini
La Reggina ritrova quindi una vittoria in trasferta importantissima per il morale e soprattutto per riavvicinarsi alla zona playoff. La prestazione degli uomini di Gregucci è stata ottima su un campo dove aveva vinto solo il Grosseto ad inizio dicembre. I calabresi recuperano anche due uomini importanti come Bonazzoli e Ragusa, che non segnava proprio dal giorno dell’ultima vittoria degli amaranto lontano dal “Granillo”, il 29 ottobre a Brescia. Il Pescara paga una serata storta dove ha trovato una squadra che non ha lasciato respirare le fonti del suo gioco e che ha spento le velleità del suo tridente offensivo dove si è segnalato solo un grande Insigne. Ottima la prova del napoletano, unico giocatore a creare delle chances concrete per i suoi ma che ha dovuto fare i conti contro un grande Zandrini, migliore in campo.
PAGELLE
Pescara: Anania 6; Zanon 5, Capuano 5,5, Romagnoli 6, Balzano 5; Nielsen sv (dal 5′ Konè 6), Togni 5, Cascione 5,5; Sansovini 5,5 (dal 59′ Caprari 5,5), Immobile 5 (dal 71′ Soddimo 5,5), Insigne 7.
Reggina: Zandrini 7,5; D’Alessandro 5,5 (dal 79′ Melara sv), Freddi 6, Emerson 6,5, Angella 6,5 (dal 63′ Cosenza), Rizzato 6; Castiglia 5,5, N.Viola 6 (dal 54′ Rizzo 6), Barillà 6; Ragusa 6,5; Bonazzoli 7.
Highlights Pescara Reggina 0 - 2
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