Scommessopoli, altra tegola sull'Italia: tra gli indagati c'è anche Bonucci!
La sua posizione sarà trasmessa dalla procura di Cremona a quella di Bari, che dovrà poi decidere come muoversi. All'epoca dei fatti contestati, Bonucci giocava nel club pugliese.
Da
valutare, a questo punto, come reagirà Cesare Prandelli alla notizia.
Mimmo Criscito è stato estromesso dalla Nazionale dopo poche ore dalla
notizia dell'avviso di garanzia arrivato da Cremona. Se la posizione di
Bonucci dovesse confermarsi delicata, è inevitabile pensare ad un altro
taglio per cause di forza maggiore in azzurro.Non c'è pace per la Nazionale italiana, anch'essa coinvolta,
indirettamente, nello scandalo Scommessopoli che oggi ha portato
all'arresto di 19 persone tra giocatori ed ex e, di riflesso,
all'esclusione dalla rosa per l'Europeo di Mimmo Criscito, raggiunto da avviso di garanzia: nell'elenco degli indagati figura anche il difensore della Juventus e della nazionale azzurra Leonardo Bonucci.
La sua posizione, secondo quanto riportato dall'Ansa, sarà trasmessa dalla procura di Cremona a quella di Bari, che dovrà poi decidere come muoversi. All'epoca dei fatti contestati, il giocatore militava proprio nel club biancorosso.
Ad incastrare il difensore della Juventus sono delle dichiarazioni dell'ex-compagno di squadra Salvatore Masiello, rilasciate alla magistratura lo scorso 15 marzo e relative al campionato 2009-2010, che tirano in ballo Bonucci riguardo alla sospetta combine di Udinese-Bari 3-3.
"Io girai la proposta ai miei compagni di squadra trovando dei consensi - disse Masiello -. Ne parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. Arrivati ad Udine, Salvatore Masiello contattò telefonicamente Simone Pepe, giocatore dell'Udinese chiedendogli 'se voleva acquistare una Ferrari, ma poi la combine saltà. Per quanto non avessimo raggiunto l'accordo con i calciatori dell'Udinese, almeno per quello che mi era stato riferito, io, Bonucci, Belmonte e Parisi giocammo per raggiungere il risultato a cui mirava Di Tullio, agevolando la segnatura di tre reti".
La sua posizione, secondo quanto riportato dall'Ansa, sarà trasmessa dalla procura di Cremona a quella di Bari, che dovrà poi decidere come muoversi. All'epoca dei fatti contestati, il giocatore militava proprio nel club biancorosso.
Ad incastrare il difensore della Juventus sono delle dichiarazioni dell'ex-compagno di squadra Salvatore Masiello, rilasciate alla magistratura lo scorso 15 marzo e relative al campionato 2009-2010, che tirano in ballo Bonucci riguardo alla sospetta combine di Udinese-Bari 3-3.
"Io girai la proposta ai miei compagni di squadra trovando dei consensi - disse Masiello -. Ne parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. Arrivati ad Udine, Salvatore Masiello contattò telefonicamente Simone Pepe, giocatore dell'Udinese chiedendogli 'se voleva acquistare una Ferrari, ma poi la combine saltà. Per quanto non avessimo raggiunto l'accordo con i calciatori dell'Udinese, almeno per quello che mi era stato riferito, io, Bonucci, Belmonte e Parisi giocammo per raggiungere il risultato a cui mirava Di Tullio, agevolando la segnatura di tre reti".
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