Translate


partner bandiera amaranto

partner bandiera amaranto
partner bandiera amaranto

venerdì 27 gennaio 2012

PARODIA SU:Le interviste di Dio - Lillo Foti



















Dio – Il prossimooo
Peccatore – Ehhh…è qui che devo entrare?
Dio – Un attimo solo, arrivo subito, intanto inizia a declinare le generalità Peccatore – Ah?
Dio – Si, nome, cognome, quelle cose lì…
Peccatore – Foti Pasquale, detto Lillo, nato a Reggio Calabria il 3 febbraio 1950…
Dio – Eccomi, sisi, basta così, Lillo, d’altra parte questo puzzo di sigaro è inconfondibile…ma, dico io, con tutti i soldi che hai non potresti fumare qualcosa di meglio??? Comunque veniamo a noi…
Peccatore – Ehhhh, ma…sono morto?
Dio – No, che non sei morto, mi sto solo portando avanti col lavoro, facciamo una chiacchierata e poi te ne torni giù; non ricorderai niente…
Peccatore – E cosa vuole sapere???
Dio – Guarda, Foti, io so tutto, qualora te ne fossi dimenticato; ciò che dirai, anzi che diremo, servirà a te, non a me. Per quanto mi riguarda si tratta di…un ripasso, ecco, diciamo così
Peccatore – Beh, guardi che la memoria non è mai stata il mio forte…
Dio – Non preoccuparti, ti aiuto io a ricordarti ciò che non ti sovviene e, soprattutto, ciò che non ti conviene…
Peccatore – Oh Dio…
Dio – Appunto…
Peccatore – E da dove cominciamo?
Dio – Beh, guarda, ho l’imbarazzo della scelta, anche se, devo essere sincero, hai fatto tante cose ottime, eccellenti, se solo…
Peccatore – Se solo…???
Dio – Se solo fossi meno ingordo, meno attaccato ai soldi…
Peccatore – Ma io nasco commerciante e poi divento imprenditore, necessariamente devo esserlo…
Dio – Massì, però a tutto c’è un limite, tu sei malato! Lasciatelo dire, Lillo, tu sei malato di soldi, davanti a un euro diventi pazzo, ti si offusca la vista
Peccatore – Ehhh, chiaramente…diciamo che sono…oculato…
Dio – Sisi, oculato…sei tanto oculato che ogni anno a luglio fai una squadra incompleta e poi a gennaio la smembri ancora…
Peccatore – Però i risultati…
Dio – Te l’ho già detto, nel complesso i risultati ti danno abbondantemente ragione, hai fatto ciò che nessun aveva mai fatto prima nella storia del calcio calabrese, però con meno presunzione avresti potuto fare il salto di qualità
Peccatore – Ma se lo ha detto lei…siamo entrati nella storia…
Dio – Si, si, ma, ad esempio, lo sai quanti allenatori hai ingaggiato da quando sei presidente?
Peccatore –Mah, non saprei, non mi pare così tanti, però…
Dio – Non ti pare così tantiii????
Peccatore – Mi dica; io, come detto, ho la memoria corta
Dio – Ascolta, aspetta un attimo…avevo qui un foglio bello lungo, ah, eccolo: Cerantola, Ansaloni, Geretto, Ferrari, Zoratti, Gagliardi, Buffoni, Guerini, Colomba, Gustinetti, Bolchi, ancora Colomba, Mutti, De Canio, Colomba per la terza volta (una specie di malattia), Mazzarri, Ficcadenti, Ulivieri, Orlandi, Pillon, Novellino, Iaconi, Breda, Atzori, ancora Breda, Gregucci…sai quanti sono in 21 anni? Ventiseeeeiiiii!!!
Peccatore – Uttana! Tutta ‘sta gente ho pagato?
Dio – Lo veeediiiii!!!! Hai la fissa dei soldi!!! Però devo dire che questa cosa ti ha portato anche a veri e propri colpi da maestro
Peccatore – Dice?
Dio – Beh, ti confesso che alcune sono state veramente operazioni-capolavoro…
Peccatore – Tipo?
Dio – Beh, ce ne sono tante, come non pensare subito alla cessione di Cirillo all’Inter, per undici miliardi! Una specie di colpo alla Federal Reserve…anche se mi rendo conto che con Moratti deve essere stato facile come rubare la caramelle a un bambino, ma ce ne sono tanti altri: Baronio, comprato a metà per un miliardo e mezzo e rivenduto per la stessa metà alla stessa Lazio che te lo aveva venduto per 13 miliardi dopo dieci mesi…
Peccatore – Eh si, in effetti…
Dio – Un altro capolavoro lo facesti con Morabito, lì applicasti il teorema Totò e la Fontana di Trevi…lo rivendesti tre, quattro volte…straordinario…
Peccatore – Si, sono stato bravo
Dio – Aspetta, Foti, ti conosco bene, stai cadendo nel solito delirio di onnipotenza: eravate bravi, al plurale. Non dimenticare che in queste operazioni Martino rivestì un ruolo decisivo rispetto ad altri affari veri e propri. Le compravendite a peso d’oro di Mozart, Jiranek, Aglietti te le sei dimenticate? Certo, scelte inguardabili ne facesti pure, per alcune ancora mi sbellico se ci penso…
Peccatore – Veramente?
Dio – Ma certo: gente come Ragagnin, Pirri, Reggi, Joelson, Stuani come dimenticarla? Ma ce ne sono molti altri, guarda…
Peccatore – Ehhhh, però con la scalata verso la serie A facemmo veramente un miracolo
Dio – Foti, non ti allargare, i miracoli non sono cosa tua…
Peccatore – Ehhh, si…chiaramente…si fa per dire…intendevo dire che furono anni di esaltazione collettiva
Dio – Vero, quel 13 giugno del 1999 a Torino…
Peccatore – In quella partita, che impresa facemmo…
Dio – Ma sei scemo? Quasi quasi mi vuoi convincere che in quella partita faceste l’impresa??? Cioè vorresti convincere me, che parlando con modestia sugnu ‘u tò ddiu, del contrario di ciò che fu e che capì subito tutta l’Italia??? Suvvia, stendiamo un velo su quella partita e anche su quella di Reggio Emilia del 1996, quella dell’1-3, ultima di campionato e salvezza in B con Gagliardi in panca…
Peccatore – Beh, si fa quel che si può…
Dio – Si, ma il giudizio non va parcellizzato, deve necessariamente essere ad ampio respiro e i fatti dicono di nove anni di serie A e due campionati di B vinti…oltre che di una ventata di esaltazione aggregativa collettiva; una di quella botte di amore che mi fanno esaltare…
Peccatore – Eh si, soddisfazioni ne avemmo tante
Dio – Ad una sono particolarmente legato…sia ben chiaro, non perché sia tifoso, figurati a me quanto può interessare del vostro meschino calcio…ma lo sono sempre per il solito motivo: aggregazione positiva di gente
Peccatore – Di quale parla?
Dio – Della seconda promozione in A
Peccatore – Ah, si, che festa il giorno di Terni…
Dio – Anche se…
Peccatore – Anche se???
Dio – Anche se quel giorno sei impazzito e da lì il tuo delirio di onnipotenza è stato pressocchè inarrestabile…
Peccatore – In che senso?
Dio – Facciamo un passo indietro: ricordi la retrocessione l’anno prima?
Peccatore – E chi se lo dimentica lo spareggio del gol di Cossato…
Dio – Ecco, lì temesti di perdere tutto, e tornare su dopo solo un anno, unica squadra di quelle retrocesse a riuscire nella impresa, ti fece pensare di essere invincibile e, soprattutto, di essere tu l’ago della bilancia rinunciando, anno dopo anno, a tutti i collaboratori storici, disperdendo un capitale immenso e, contemporaneamente, annacquando anche la passione popolare
Peccatore – Beh, ho sempre agito per il bene dell’azienda
Dio – Ecco l’erroreeeeee! Sarai un ottimo imprenditore, ma le cazzate che hai fatto sul piano della comunicazione sono state pesanti. Vuoi gestirla come una azienda? Va bene, ma non lo sbattere in faccia ai tifosi ogni giorno! Come pretendi che da un lato accettino che la loro squadra di calcio è diventata una azienda e dall’altro che continuino ad amarla più della fidanzata? Non ho mai visto nessuno fare il tifo per un’azienda di pneumatici, per esempio…sarebbe bastato un po’ più di savoir faire, cosa nella quale sei stato bravissimo fino a Terni, appunto…poi il delirio di onnipotenza ti ha cambiato…
Peccatore – Ma no, il mio decisionismo ha portato successi anche negli anni successivi!
Dio – Si, ma a prezzi (non economici, stai tranquillo, già ti era salita la pressione…) altissimi, e calciopoli ne è stata la dimostrazione
Peccatore – Guardi non mi tiri fuori calciopoli…
Dio – Hai ragione contro la Reggina fu fatta una porcata, ma ti sei chiesto perché? Lì hai pagato tu personalmente anni di arroganza nei rapporti; dovevi aspettartelo, non appena l’aria fosse cambiata, eppure te la cavasti benissimo anche lì, una rimonta straordinaria, foste bravi ma sfruttaste poco, poi, la spinta emotiva che si era creata nuovamente e anche qui alcune scelte di comunicazione furono scellerate…
Peccatore – Quali?
Dio – Qualiii??? Ma chi fu quel genio che ti suggerì di provare a cancellare con un colpo di spugna la Reggina dal 1914 al 1986??? Ma siete impazziti? Decenni di passioni, delusioni, gioie, aneddoti, trasferte che inevitabilmente si intrecciavano tutte con storie di vita quotidiana e racconti dei tifosi, così, sparite in un attimo….no, questa i tifosi non ve la perdoneranno mai…e poi anche tu…pensa sul piano del marketing…avresti potuto vendere le maglie dei miti amaranto degli anni 40, 50, 60, 70 e così via…o questa te la tieni in serbo per il centenario del 2014, ora che hai fatto precipitosamente marcia indietro???
Peccatore – Ehhhh, veramente mi sembra una idea simpatica….
Dio - …e importante…Fotiiiiiii!!!!
Peccatore – Mi scusi, mi sono lasciato prendere la mano…ma posso chiederle una cosa, anzi due?
Dio – Sei sempre il solito, ti danno un dito e ti prendi il braccio…comunque dici, dai…
Peccatore – Ma come mai lei si è divertito a mandarci incontro una quantità infinita di spareggi, ben quattro più il playoff con la Juve Stabia e quello dell’anno scorso col Novara?
Dio – Perché l’emotività a fuoco lento ma poi travolgente di voi reggini mi intriga parecchio e mi esalta vederla scoppiare. Lo spareggio di Pescara, 25000 reggini in marcia verso un sogno mentre la città sprofondava è stata una cosa indimenticabile, come quella dell’anno prima, a Perugia con i sette treni amaranto. Ed anche gli esiti, che passarono dall’esaltazione massima alla disperazione, rappresentarono l’espressione massima della regginità. E la stessa cosa accadde nel 2001 e nel 2003: perdenti in casa contro il Verona, vincenti in trasferta contro l’Atalanta…e vai con i festoni da 100.000 persone sul lungomare, quanto mi divertii ballando per strada…
Peccatore – Perché…c’era anche lei..????
Dio – Sei distratto, troppo concentrato su te stesso…io sono ovunque l’uomo viva con gioia, con amore, c’ero, c’ero, eccome se c’ero…in mezzo alle bandiere, nei volti delle signore anziane ed in quelli dei ragazzi. Mi dovevi fare una seconda domanda?
Peccatore – Si…ma Roberto Baggio perché non me lo facesti prendere?
Dio – Io?? Eh no, caro lei…troppo facile così…io creo le condizioni, mi occupo del contesto poi siete voi umani a fare e disfare…comunque quella volta le tue carte te le giocasti tutte e bene. Fosti solo sfortunato perché se alla fine non fosse saltato fuori il Brescia, Baggio sarebbe venuto a Reggio, e te lo aveva anche detto quando andasti a trovarlo a casa sua a Caldogno, ricordi???
Peccatore – Eh come no…
Dio – Ora vai, torna giù
Peccatore – Bene, vado
Dio – Ah, un’ultima cosa…
Peccatore – Si?
Dio – Sono gli ultimi giorni di mercato….e compraglieli due calciatori buoni…
Peccatore – Ah, a proposito, avrei da vendere un esterno mancino interessante, non è che a lei interessa…???
Dio – Lillo, oh Lillo…!!!


fonte: strlli.it

Nessun commento:

Posta un commento